Concerto con il Coro Grazia Deledda il 29 dicembre 2022

Il coro Grazia Deledda di Nuoro sarà protagonista il 29 dicembre alle ore 19:00 presso il teatro dell’ex Seminario, con una serata dedicata ai canti natalizi e della tradizione corale sarda.

L’iniziativa è promossa dal Centro Commerciale Naturale di Cuglieri con il patrocinio della Regione Sardegna e il Comune di Cuglieri e fa parte delle attività di promozione delle imprese del CCN e del territorio di Cuglieri.

Una buona opportunità per tutte le nostre attività di attirare nuovi clienti che saranno nel nostro paese per l’evento e un momento importante per la comunità per incontrarsi e passare qualche ora in compagnia e ascoltare uno dei cori più apprezzati nel panorama della musica corale polifonica sarda.

Locandina evento ccn coro grazia deledda

La storia del Coro Grazia Deledda

Il coro venne fondato da un gruppo di giovani nuoresi appassionati di canto corale nel lontano 1987, costituendo il sesto coro della città di Nuoro. Ottennero il sostegno di Banneddu Ruiu, che ancora oggi è conosciuto come tra i migliori Maestri di canto corale della Sardegna. Il Maestro Ruiu fu il primo a dare un vero significato alle melodie tradizionali e a creare i primi brani di musica colta di ispirazione popolare. Ancora oggi, l’incisione realizzata con l’allora Coro Barbagia, intitolata “Sardegna Canta e Prega”, è ricordata come la più grande tra le incisioni di cori sardi e nuoresi.

Il nome originario del coro era Coro Folk Polifonico di Banneddu Ruiu, ma nel 1990 è stato cambiato in Associazione Culturale Coro Grazia Deledda. Il coro si è costituito ufficialmente nello stesso anno presso uno studio notarile. I primi anni sono stati dedicati alla padronanza del vasto repertorio di Banneddu. Tra questi, brani popolari come Adios Nugoro amada, Non potho reposare, Cunservet Deus su Re e In su Monte ‘e Gonare, oltre a inni religiosi come Deus ti salvet Maria, Non mi giamedas Maria e Stabat Mater.

L’esibizione inaugurale del coro si è tenuta al Teatro Eliseo di Nuoro l’8 giugno 1988. Il grande pubblico applaudì il debutto del coro e gli diede ufficialmente il benvenuto nel mondo.

Coro Grazia Deledda in chiesa

Il Maestro Ruiu fu costretto a interrompere la sua collaborazione con il coro dopo due anni e la responsabilità della direzione artistica fu assunta dal compianto Antonello Congiu, membro fondatore del coro, scomparso nel 2007. L’omaggio a Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926, non è solo un gesto emblematico, ma anche un modo per sottolineare l’impegno dell’organizzazione nella ricerca e nello studio delle tradizioni culturali, in particolare per quanto riguarda la tutela e la diffusione della lingua e dei costumi.

Si è cercato di valorizzare ulteriormente l’aspetto musicale, sfruttando i risultati favorevoli già ottenuti. Nel 1996, la direzione artistica è stata affidata al Maestro Paolo Flumini, laureato in canto al Conservatorio “G.P.L. da Palestrina” di Cagliari e vincitore del concorso corale dell’Accademia di Musica “Santa Cecilia” di Roma. La collaborazione con il Maestro Flumini, proseguita fino alla fine del 2000, ha permesso ai coristi di perfezionarsi e di produrre il loro primo CD, intitolato “Intro su Coro”.

In questo periodo, i brani del Maestro Flumini vengono aggiornati incorporando le opere di altri compositori. Uno di questi brani è “Sardigna“, una straordinaria canzone, realizzata dal grande Stanislao (Lao) Silesu di Samassi, sulle parole del poeta desulese Antioco Casula “Montanaru”. La popolarità di questo brano ha portato al riconoscimento di Silesu, uno dei più famosi compositori sardi, non solo nel mondo ma anche nella sua terra d’origine. I suoi eredi hanno concesso all’Associazione il permesso esclusivo di eseguire “Sardigna”.

L’opera di due poeti nuoresi, Franzischinu Satta e Leonardo Berria, entrambi purtroppo scomparsi nel 2001, viene celebrata attraverso le loro rime musicate. Nel 1998, l’Associazione ha avuto un grande impatto sulla scena culturale della città con la partecipazione allo spettacolo “Sa die de sa Sardigna” di Gavino Poddighe, intitolato “I segni delle Radici”. Fu un grande successo, con la piazza Sebastiano Satta piena fino all’inverosimile.

 L’obiettivo finale di produrre un album è stato finalmente raggiunto nell’ottobre del 2000.